Alla considerazione di un osservatore un po’ meno che superficiale non può sfuggire il disordine culturale, la decadenza e la vuotezza di molti dei valori attuali dell’uomo, che fino a qualche tempo fa avevano una loro forza intrinseca per costituire tessuto sociale. I fenomeni naturali non hanno più il ritmo conosciuto, quelli culturali presentano un rapporto con forze che nulla hanno di umano in senso tradizionale e neppure in senso nuovo, ma che invece hanno una enorme forza per imporsi e trasformare l’uomo in un simil-uomo. I fenomeni sociali per contro, malgrado la ripetizione quasi ossessiva delle parole d’ordine “solidarietà tra gli uomini”, “rispetto dei diritti dell’uomo” e tante altre ancora, invocate, come antidoto all’estraneazione dai valori umani reali, da coloro che creano pensiero sociale, non trovano realizzazione concreta nel tessuto sociale stesso, perché la consapevolezza dell’uomo circa l’esistenza di una figura unitaria dell’uomo non riceve nessuna cura e attenzione. Essa viene puntata primariamente sul soddisfacimento dei bisogni del corpo fisico umano, al quale viene allegata anche una psiche; la coscienza umana però non riconosce esistenza alla figura dell’anima umana e nemmeno a quella dello spirito umano. Solo il riconoscimento di tali figure agenti e reali permetterebbero all’uomo di trovare un nuovo rapporto con il divino-spirituale, che in altri tempi era appannaggio delle religioni. La figura dell’uomo nel mondo odierno è, nella sua struttura, monca e confusa. Al corpo umano, cioè a una parte dell’intero umano, viene assegnato durante la vita il ruolo di totalità, la sua destinazione però è di sparire con la morte. La Scienza Antroposofica di Rudolf Steiner, invece, assegna all’uomo in modo scientifico una struttura molto più vasta e complessa, tale da permettergli una relazione conoscente con i tre mondi della natura, minerale, vegetale e animale, con sé stesso in quanto Io e con il mondo spirituale. Attraverso questa strutturazione l’uomo, conoscendo, può ritornare a sé stesso, può superare l’estraniamento da sé stesso che lo affligge, costretto com’è tra i poli dell’animale e della macchina Essa gli permette di addentrarsi nei temi di nascita e di morte, senza dipendere necessariamente dalle conoscenze né delle scienze attuali, né delle religioni . La scienza attuale della natura che, così come si è sviluppata, si è assunta il compito di spiegare tutti i fenomeni della vita e del mondo imponendo, di fatto, la sua verità come unica, non prende in considerazione le due importantissime domande umane, unicamente umane, di nascita e di morte. Questi temi, questi pensieri, tuttavia, sono presenti, in modo forse non sempre cosciente, in ciascun uomo, ma ci sono e creano disagio e angoscia nell’anima umana. La ricerca da parte dell’uomo occidentale della saggezza antica in altre civiltà, in altre culture, riti e religioni, in cui rifugiarsi dopo la morte o durante la vita, esprime fondamentalmente questo disagio. La cultura occidentale, così come oggi viene impostata e imposta dal pensiero scientifico e culturale, non porta in sé valide risposte circa nascita e morte dell’uomo. Egli deve inoltre affrontare una nuova realtà, quella virtuale, ultimo prodotto del pensiero scientifico materialistico che, con il suo pensiero morto, opera con forze sub-naturali prive di vita, quindi a esso affini, ma contrarie alla vita dell’uomo nella sua totalità. Solamente con una nuova comprensione del suo sistema neuro-sensoriale, con la conoscenza di un nuovo pensare e del rapporto reciproco che intercorre tra di essi, può iniziare un percorso di ritorno a sé stesso, alla natura, e al mondo divino-spirituale, quali mete concrete, capaci di dare senso alla sua vita sulla terra e quindi anche alla sua morte. Per iniziare un percorso verso queste mete, Rudolf Steiner ha inviato nel mondo, tramite la sua opera, tanto salvifica quanto misconosciuta, disconosciuta e avversata dal mondo della scienza e non solo, un cammino di conoscenza e arte. Tra i testi fondamentali, uno riveste un’importanza speciale. Il suo titolo è “Filosofia della Libertà Tratti fondamentali di una moderna visione del mondo Risultati di osservazione animica secondo il metodo scientifico–naturale .” Malgrado il titolo questo non è un libro di filosofia. Per il suo metodo di studio occorre porre l’attenzione sull’ultima riga: “Risultati di osservazione animica secondo il metodo scientifico–naturale.” L’addestramento allo sviluppo dell’osservazione animica permette, al discepolo che lo pratica, il superamento dell’attuale forma intellettuale, produttrice di pensiero morto, gli permette di partecipare a una nuova comprensione e configurazione della realtà che lo circonda e di afferrarsi come essere spirituale. Qui giace la sua grande novità e da qui diparte la possibilità che l’uomo produca nuovo modo di pensare, nuovo modo di sentire e nuovo modo di volere. Questo percorso non va disgiunto da quello artistico. Arte e conoscenza, realizzati fattivamente, fecondano l’interiorità dell’uomo e le sue opere. Essi conquistano nuovi strumenti di comprensione della realtà, eliminando dalla coscienza umana sia l’illusionistica realtà virtuale, che oggi viene costruita e proposta all’uomo con incredibile violenza, sia il tradizionale modo di intendere la realtà, con cui l’uomo ha vissuto fino ad ora. L’arte che qui, in questa proposta di studio ed esercitazione artistica viene presa in considerazione, è la pittura (ma qualsiasi delle sette arti può svolgere questo ruolo). Essa scaturisce dalla teoria del colore di Rudolf Steiner e anche da quella di Goethe. Queste due teorie intendono l’essere dell’uomo in modo simile: ambedue negli ambiti a loro propri ricostituiscono e restituiscono all’uomo la possibilità di edificare un ponte autentico e vero tra interiore e esteriore umano. Il lavoro conoscitivo-artistico qui proposto non è facile. Esso non ha finalità di formazione professionale, è unicamente rivolto alla creazione di strumenti di auto-educazione per chi lo esercita; non rilascia diplomi. Il tempo per questo lavoro è quello che ognuno si dà, poiché la realizzazione di una nuova struttura della coscienza umana, tramite auto-educazione, ha tempi imprevedibili e individuali. Esso può dare un nuovo senso alla vita per l’uomo “che esce dal mercato del lavoro per limiti di età”, che non fa più parte delle “risorse umane” di un’azienda e che si ritrova a essere semplicemente un uomo, con un cammino di vita che va verso l’esperienza della morte, ma può fornire strumenti anche al giovane che inizia il cammino di vita e all’adulto “produttivo”, perché possa resistere sensatamente alla demenziale vita attuale, in cui suo malgrado viene a trovarsi . É senz’altro accessibile a chiunque, purché intuisca la necessità di un’evoluzione, di sé come individuo-uomo e dell’umanità, non nel senso della macchina, ma come essere che vuole sviluppare la propria anima e il proprio spirito umano e partecipare alla costruzione di una nuova civilizzazione umana degna di tale nome. E’ ferma convinzione di chi scrive che questa proposta trova senso e divenire nella Scienza dello Spirito Antroposofica di Rudolf Steiner. Chi avesse reale interesse per questa impresa, può procedere per contatto telefonico a questo numero: 328 64 30 359. Non c’è un programma prestabilito. Esso risulterà dall’incontro. Milano 2016 Claudia Nardon |